Avete mai desiderato trascorrere alcuni giorni nella Parigi degli anni '20? Chissà quanti incontri interessanti: Picasso, Modigliani, Dalì, Man Ray.
Un autentico sogno ad occhi aperti vissuto da Gil - scrittore americano e protagonista di "Midnight in Paris" (Woody Allen, 2011) - che, durante una vacanza nella capitale francese, viene trasportato negli anni '20 da un'auto d'epoca, allo scoccare della mezzanotte.
In questa scena, Gil, in compagnia di Ernest Hemingway, incontra Madame Gertrude Stein e Pablo Picasso.
Da non perdere! Buona visione.
#quellochelautoredice
“Midnight in Paris nasce da due ragioni in particolare, girare una storia che celebrasse Parigi, infatti la prima cosa a cui ho pensato è il titolo, e poi inserirci una vicenda che contenesse elementi magici. I viaggi nel tempo affascinano tutti, non vi è persona al mondo che non ci ha mai pensato o non ne ha mai parlato anche se, personalmente, non cambierei il mio presente con nulla. Pensare di andare dal dentista e non avere l’anestesia mi fa perdere ogni romanticismo. Comunque sono temi che mi hanno sempre affascinato. Da ragazzino ero un discreto illusionista: conoscevo molti trucchi ed ero attratto da qualunque cosa avesse a che fare con la magia. Forse perché speravo che ci fosse magia nel mondo: l’ho sempre cercata, ma non l’ho mai trovata. Sarebbe bello se qualcosa di magico potesse salvarci. Ma questo qualcosa non esiste”.
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