16 set 2010

Bloccata sul nascere l'ennesima provocazione di Maurizio Cattelan

  
      Maurizio Cattelan

L' immagine di Adolf Hitler genuflesso e con le mani giunte non sarà più l'icona pubblicitaria della mostra di Maurizio Cattelan, programmata dal 24 settembre, a Palazzo Reale di Milano.
Il pensiero di sentirsi continuamente osservati dalla figura, in posa, del Furher, in una città totalmente invasa di sue immagini, ha fortemente scosso e giustamente turbato la Comunità ebraica che, dopo alcune sollecitazioni e forti polemiche ha convinto l'assessore alla Cultura di Milano Massimiliano Finatzer Flory ad interrompere l'esposizione pubblica dei poster. Al loro posto verranno affisse delle gigantografie dei biglietti di invito.
Noto per le sue provocazioni e definito dal curatore d'arte contemporanea, Jonathan Binstock, come "uno dei più grandi artisti post dadaisti e post-duchampiani ed un furbacchione", Maurizio Cattelan non poteva desiderare lancio migliore per la sua mostra di Milano.
Già nel 2004, infatti, creò non pochi problemi alla giunta Moratti, dopo aver "impiccato" ad una quercia alcuni pupazzi dalle sembianze di bambini.
Speriamo che, questo dell'Hitler genuflesso, possa essere l'ultimo imbarazzo a cui Cattelan costringe il comune di Milano. In caso contrario, saremo noi a genufletterci davanti alla sede del Comune, per evitare che altre opere, fortemente provocatorie del maestro, possano essere nuovamente esposte.

3 commenti:

  1. Vergognoso Cattelan...
    è tutto marketing;

    Pierpaolo

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  2. Questa se la poteva anche risparmiare! Ps. complimenti per il blog :)

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  3. grazie giulia, sei molto gentile. Continua a seguirci ;)

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